giovedì 17 novembre 2011

SarDoriartisti: Our Favourite Pic Hunters Edition... Manuela Apple

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Viaggetti, coriandoli e murra.

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Sleeping bad (not in a bed)

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Voglio fotografare il silenzio.

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Qual è la tua parola preferita? Giuggiola. Cosa ti fa sentire vivo? Mi fa sentire vivo fotografare i luoghi, le persone, le cose godendomele al massimo, non da fotografo ma da persona. Qual è il tuo posto preferito? L’aranceto di famiglia con tutti i suoi ricordi. Quale artista ammiri? Mio papà, l’uomo che riesce a fare tutto, dando un senso a tutto, stando fuori dalle galleria d’arte e dalle loro dinamiche. Qual è il tuo cibo preferito? Vincono i ravioli di nonna, bietole e formaggio fresco. Qual è l'ultimo libro che hai letto? Sud e Magia, libro di Ernesto De Martino legato a un grande fotografo sardo, Franco Pinna Quale talento vorresti possedere? Quello di sdoppiarmi, e moltiplicare le ore della giornata per poter fare il triplo delle cose abituali. Quale sarebbe la tua giornata ideale? Quella dove riesco a far combaciare tutto, lavoro, studio, passione e affetti. Qual è il miglior ricordo che hai della tua infanzia? Ne ho due a cui sono molto legata, Il mammacùa (nascondino) nell’aranceto di famiglia e, l’ altro risalente ai tempi d’oro della fanciullezza, quando mia madre al ritorno dall’asilo mi fece trovare un pacchetto di Fruittella, ero la bambina più felice del mondo! Chi vorresti essere nella prossima vita? Il cecchino ritratto da un Fotogiornalista, così giusto per cambiare punti di vista. Qual è stata la cosa più bella che hai fotografato? Questa domanda è difficile, è molto soggettiva, non riesco a pensare alla cosa più bella che ho fotografato, quanto alle cose più belle che ho ritratto, direi gli affetti. Qual è stato sinora il tuo più bel traguardo? Essere rimasta costante nell’evoluzione dei miei lavori, se guardo nel mio archivio fotografico di qualche anno fa ci sono dei lavori molto diversi a quelli di ora, eppure il mio occhio è sempre rimasto uguale, ho maturato un approccio che sembra più quello di un osservatrice più che di una fotografa. Quale indumento saresti felice di indossare per il resto della tua vita? Un bello scialle, colorato. Qual è la tua più grande paura? Non riuscire più ad apprezzare la vita, sia nelle cose negative che nelle cose positive. Cosa ti fa piangere? Un po’ di cose, allontanarmi dalla mia famiglia, perdere di vista me stessa, e sentire i sensi di colpa verso qualcosa o qualcuno. Cosa ti fa ridere? La spontaneità/genuinità delle persone, la mia amica Spetty, mamma quando beve vino (è astemia, dunque quando succede ci regala grandi momenti). Cosa fa di un amico un buon amico? La comprensione assoluta. Ti sei mai innamorato? Tante volte, anche ora! Cosa significa libertà per te? Svegliarsi la mattina e pensare di non aver nessun rimpianto nella vita. Quando è stata l'ultima volta che hai aiutato uno sconosciuto? Due giorni fa, ho dato qualche moneta a una clochard che vive sotto casa: a Torino ci sono tantissimi senza tetto che vivono l’inverno gelido dormendo sotto i portici. Di cosa non puoi fare a meno? Ossigeno, pane e cioccolato e affetti, ma anche la mia Olympus. Qual è la cosa più bella che hai mai visto? Un quadro in particolare di Schiele, visto a una mostra a Milano, un nudo femminile accovacciato, la pittura mi regala sempre tanti spunti fotografici. Qual è l'odore più bello del mondo? Il caffè in torrefazione, e la lavanda in fiore (anche visivamente parlando) Credi in una qualche divinità? Si al baobab, e al piccolo Principe. In quale personaggio del cinema o dei libri ti identifichi di più? Mi viene in mente il protagonista di Alta fedeltà, un trentenne che ripercorre la sua vita, le sue scelte i suoi sbagli dando una colonna sonora per tutto, anche io penso di avere la mia. Qual è la cosa più importante che hai imparato? Non bisogna mai perdere l’entusiasmo in quello che si fa, raccogliere tutto quello che la vita ci regala, mai giudicare, e mettersi sempre nel lato opposto alla propria posizione. Da chi vorresti essere baciato? Un bacio è anche una benedizione, be io in quel caso vorrei una benedizione da Garry Winogrand. Qual è la tua più grande ossessione? Le macchine fotografiche, ormai da diversi anni, e la ricerca iconografica in giro per il web, sono molto curiosa e ho bisogno di qualche confronto. Quali valori o ideali ti guidano nella vita? Il rispetto, sincerità e l’entusiasmo sempre presente. Come vorresti essere ricordata? Con un aneddoto scherzoso, mi piace ironizzarci su, o semplicemente con una foto, una pescata fra i mille paesaggi che a volte mi porto via nei miei scatti. Cosa vorresti fotografare di ciò che non hai ancora fotografato? C’è un mondo da fotografare! Per ora la mia antologia d’immagini raccolte è ancora scarsa, spero un giorno di poter fare un alfabeto d’immagini, e se non sarà possibile fotografare tutto, allora le creerò.

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Collage Cuneo 2011




Si fa presto a dire fotografo.
Fra tanta gente reflex-dotata, pochi si fermano a cercare di riconoscere il proprio sguardo nelle proprie foto e Manuela fa parte di quest'ultima categoria.
Talora la ricerca in campo artistico viene fraintesa col solo tecnicismo o, peggio, col mero acquisto di un set di costosi obiettivi, ecco perchè quando penso al lavoro della petite Apple, la nostra fotografa di oggi, ne riconosco in pieno i meriti.
La ricerca per lei è stata mettersi in gioco, farsi giudicare da insegnanti validi e schietti e sottoporsi alle critiche di veri addetti ai lavori , facendo grandi passi avanti pagati al prezzo di alcuni passi indietro: tornare all'analogico, sfornare dei set coesi, elaborare reportage coerenti e togliere invece che aggiungere chè le immagini hanno già tutto quello che serve e nascono per documentare la realtà attraverso una visione unica, la propria.
In un'epoca di moltitudini ricche in strumentazione e povere in personalità non mi resta che ammirare il coraggio di chi cerca di spogliarsi dei mille (sacrosanti ma abusati) trucchi, percorrendo un sentiero meno battuto, più faticoso ma, ne converrete, assolutamente affascinante.
La chiave di lettura dei lavori di Manuela è strettamente relata al suo percorso, non si trova nè fra le gli obiettivi in offerta su ebay nè sui migliori online shop di attrezzature fotografiche ma sull'obiettivo primario, l'obiettivo più prezioso, quello che ci è stato dato gratis ma che molti non usano: il proprio sguardo sulle cose, l'ingrediente principale degli scatti del suo tumblr che si chiama "Everything about clouds" e che trovate qui.


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